mercoledì 2 novembre 2011

Benvenuti a Roma Fiumicino

di Rossana Moroni

Salve a tutti, desidero condividere con voi una brutta esperienza accadutami proprio ieri all'aeroporto di Roma Fiumicino. Ero appena arrivata dopo un volo di 3 ore e, giunta al ritiro bagagli, noto con piacere la presenza di un piccolo bar nel mezzo della sala.

Contentissima per la possibilità di godere finalmente di un buon caffè dopo tanti mesi, mi precipito al piccolo chioschetto e chiedo un bel caffè. Il caffè è stato veramente buono ma il costo è stato di 2 euro. Niente scontrino! Bevo il caffè e nel frattempo mi guardo intorno cercando tracce di un listino prezzi per verificare il costo che mi sembrava veramente assurdo.

Niente. Irritata chiedo alla signora del bar quale sia il prezzo di un caffè e mi viene risposto 1 euro. Le faccio notare che mi ha fatto pagare un caffè due euro e che, tra l'altro, non ha fatto scontrino. La signora mi restituisce un euro e continua a non fare scontrino. Le chiedo di nuovo lo scontrino e mi dice che la macchina ha problemi.

A 2 metri dal chioschetto in questione ci sono alcuni finanzieri della dogana. La dogana stessa si trova a pochi passi dal piccolo bar.

Possibile mai che nessuno di loro si sia mai accorto che:
a) Il prezzo di un espresso non è indicato da nessuna parte;
b) La signora non rilascia scontrini.

Questo non è stato un bentornata a casa per me e non credo sia un benvenuti a Roma per gli stranieri!


stesso articolo su ilMessaggero.it

McDonald cacca, bambino

di Matteo Vitiello

Il consumatore di hamburger diviene così un uomo senza storia, senza memoria, che non mangia più per desiderio o per tradizione ma per bisogno impulsivo o imitativo” [Paul Ariès, "Les Fils de MacDo", 1997].

McDonald cacca. Questo dovrebbero dire i genitori ai propri figli. Il fast food-spazzatura più famoso al mondo è, invece, sempre più popolato di bambini, accompagnati là proprio dai loro genitori. Questo è sintomo di disinformazione, persuasione o semplice perversione? Al giorno d’oggi tutti dovrebbero sapere che un hamburger di McDonald è pieno di additivi alimentari cancerogeni ma, nonostante possediate l’informazione, vi fidate della pubblicità e continuate, allegramente, a portarvi i vostri bambini perché si possano sbaffare contenti un Happy Meal, perché regalano i palloncini colorati e perché c’è la statuetta di Ronald McDonald sorridente. A morte Ronald McDonald!

Cosa dite? McDonald ha superato tutti i controlli di qualità? Cazzate. Che qualità? Quali controlli? Parlate di quei certificati che, quando si è potenti come McDonald, si ottengono anche a pagamento? Dovreste ormai sapere che, come i politici si svincolano o modificano a piacimento le leggi (Berlusconi docet, ndr), i magnati dell’industria alimentare e della ristorazione come McDonald possono fare i propri porci comodi, ottenendo facilmente tutti i certificati di cui hanno bisogno. Senza contare poi quelle normative redatte in maniera tale da lasciare spazio ai sotterfugi: vi porto un semplice esempio riguardo McDonald Italia, tratto dalle parole del salutista italiano dott. Enzo Rocchi “in Italia quando sull’etichetta c’è scritto aromi naturali, nel cibo ci possono benissimo essere soltanto aromi artificiali e la cosa non è affatto una truffa in quanto la legge lo permette”....

Ora, se volete continuare ad andare a mangiare da McDonald con tutta la famiglia, fatelo, affari vostri… ma se avete tempo ed interesse per la vostra salute, leggete quello che segue.

Dal 1997, London Greenpeace conduce una battaglia con l’impero del fondatore di McDonald, Ray Crock. Si tratta del famoso caso McLibel, che portò a giudizio due giovani attivisti (Helen Steel e David Morris), per aver partecipato alla distribuzione dei famosi volanti “What’s wrong with McDonald” (“Cosa c’è di sbagliato con McDonald?”) che avvenne di fronte a quasi tutti gli stabilimenti McDonald del Regno Unito (a fondo articolo trovate sia la versione per adulti, che quella per bambini della versione originale dei volantini incriminati e quella in lingua italiana, ndr).

Gli attivisti inglesi furono i primi a cercare d’informare i clienti di McDonald su quello che mangiavano e lo fecero divulgando gli ingredienti di un hamburger di 80gr.: “46gr. di carne bovina macinata, lingua, cuore, grasso, cartilagini, tendini, intestino; 10gr di carne recuperata meccanicamente dal resto della carcassa e poi tritata; 20 gr. d’acqua; 2 gr. di sale e spezie; 1 gr. di gluttammato monosodico (E620); 5 gr. di polifosfati, additivi e conservanti”. Riguardo all’utilizzo di scarti di animali, come pelle, ossa, sangue, viscere, etc., non si dispone di una risposta ufficiale: alla richiesta di confermare la presenza di questi elementi nei propri hamburger, McDonald ha risposto che sono “segreti di fabbricazione”.


A fondo articolo ho riportato la tabella degli ingredienti che McDonald pubblica nei sui stabilimenti. Come potrete notare, non si nasconde l’utilizzo di additivi (parliamo, attualmente, di 78 tipi differenti di additivi artificiali aggiunti ai “piatti” di McDonald ed utilizzati in ben 578 distinte occasioni [fonte: The Indipendent, Londra], ndr) ma quello che fa ridere ed arrabbiare è il fatto che alla voce “carne”, McDonald dichiara che i propri hamburger sono 100% bovino o 100% pollo, tralasciando d’informare sulla vera natura della carne e sugli additivi aggiunti.Addentriamoci un po’ di più nel discorso ingredienti. A livello generale, ogni “panino” o frullato o dolce di McDonald contiene: addensanti, coloranti, amidi modificati, edulcoranti, glutammato di sodio, acidificanti, sali di fusione, agenti lievitanti modificati, antiossidanti e conservanti in generale, emulsionanti e tensioattivi, aromatizzanti, dolcificanti, potenziatori di gusto. Solo per cominciare. Andiamo più a fondo? Certo.
Parliamo degli additivi alimentari contenuti in quasi tutti i cibi, che la salutare società consumista ci ha abituati a comprare. Non ci fate poi tanto caso alle varie sigle tipo E472 e simili, che trovate in quasi tutti i cibi conservati che comprate al supermercato, non solo da McDonald, vero? Dovreste farlo, dovreste esserne consapevoli, è una responsabilità nei confronti dei vostri figli, affinché possano scegliere, quantomeno, di mangiare sano e di non essere menefreghisti come i padri. (A fondo articolo trovate un elenco di tutti gli additivi usati dall’industria alimentare, ndr). Per quanto riguarda i danni che causano gli additivi alimentari contenuti nei “cibi” di McDonald, vi propongo i risultati della ricerca condotta da un gruppo di ricercatori dell’Università di Southampton, Inghilterra (McCann D., Barret A.). Questo il link per leggere la valutazione, scritta in italiano, di questa ricerca da parte dell’Efsa, l’European Food Safety Authority: valutazione Efsa. Altre ricerca sul tema le trovate qui.

I risultati scientifici parlano chiaro: non solo gli additivi causano danni alla salute fisica dei bambini ma provocano anche disturbi psichici e del comportamento. Gli scienziati raccomandano ai genitori di far seguire ai propri figli una dieta che comporti l’eliminazione di tutti gli alimenti o bevande contenenti coloranti ed aromatizzanti sintetici, glutammati, nitriti, nitrati, BHA, BHT ed acido benzoico, evitando i seguenti additivi: E102 – E104 – E110 – E120 (utilizzato nei dolci di McDonald) – E122 – E123 – E124 – E127 – E132 – E133 – E150 (McDonald lo utilizza nelle proprie salse e negli sciroppi dei dolci) – E151 – E210 – E211(sodio benzoato: utilizzato nei sottaceti di McDonald) – E220 (biossido di zolfo, presente nei filetti di pollo di McDonald) – E250 – E251 – E320 – E321.

Vi è un’altra serie di additivi nocivi alle persone che soffrono di asma o che sono allergiche all’aspirina ed il loro uso andrebbe vietato soprattutto negli alimenti per bambini: E212 – E213 – E214 – E215 – E216 – E217 – E218 – E219 – E311 – E312 – E621 – E631 – E627. È sconsigliabile, infine, dare ai bambini alimenti contenenti questi conservanti: E249 – E250 – E251 – E252 (nitriti e nitrati di sodio e di potassio).

Ecco a voi alcuni degli additivi nocivi utilizzati da McDonald:

E414 – gomma arabica (nelle salse e nei donuts di McDonald): può provocare riniti e asma;E330/E331 – acido citrico e citrato trisodico (nel formaggio, nelle insalate, nei filetti di pollo, nei nuggets, nelle guarnizioni e negli sciroppi di McDonald): può provocare macchie della pelle e disturbi renali;E450/E452 – polifosfati (nel formaggio, nei nuggets, nei milkshakes e nei donuts di McDonald): pericolosi! Rendono il prodotto morbido e succoso, conferendo l’aspetto untuoso. Provocano problemi digestivi ed occlusioni intestinali. Sottraggono calcio all’organismo e favoriscono il rachitismo. Da evitare per i bambini;E322 – lecitina (nel formaggio, negli sciroppi e nei donuts di McDonald): forti concentrazioni possono influire sull’assorbimento intestinale;E211 – sodio benzoato (nei sottaceti di McDonald): pericoloso! Causa allergie ed è cancerogeno;E338 – acido ortofosforico (nel sciroppo di cioccolata di McDonald): pericoloso! Provoca problemi digestivi. Sottrae calcio all’organismo e facilita il rachitismo;E339/E341 – fosfato di sodio e fosfato di calcio (nelle salse, nei nuggets e nei pancakes di McDonald): pericoloso! Provoca problemi digestivi, stessi effetti del E338;E422 – glicerolo (nelle salse di McDonald): pericoloso! Provoca mal di testa, sete, nausea ed alta pressione;E1422 – amido di mais modificato! (nelle salse e nelle guarnizioni di McDonald);E307 – tocoferolo (nel pollo di McDonald): in grandi quantità provoca macchie della pelle e disturbi renali;E220 – anidride solforosa (nel pollo di McDonald): pericolosa! Provoca perdita di calcio e distrugge la vitamina B1;E407 – carragenine (nel pollo, nelle creme di formaggio e nei gelati di McDonald): in forti dosi causa coliti ulceranti e cancro;E150 – caramello (negli sciroppi, nelle insalate e nei donuts di McDonald): colorante ottenuto trattando gli zuccheri con il calore e sostanze chimiche come acido solforico o ammoniaca;E620 – glutammato monosodico (negli hamburger e nei formaggi di McDonald): pericoloso! Abbassa la soglia di eccitabilità dei neuroni e provoca reazioni nel sistema nervoso parasimpatico. È responsabile di allergie e del tipico mal di testa e senso di nausea che può manifestarsi dopo aver mangiato da McDonald.

Purtroppo non vi posso fornire, ad oggi, un’analisi dettagliata (a parte per il glutammato monosodico) della carne degli hamburger.

Un ulteriore consiglio: evitate di usare maionese e ketchup, contengono il cancerogeno sodio benzoato (E211) ed altre schifezze chimiche. No-comment su Coca Cola e altre bevande colorate (potete leggere questo articolo: “Bevi Red Bull che ti fa bene…”).



…e poi McDonald cerca di imbonirvi e persuadervi pubblicizzando i propri panini come salutari ed assicurandovi di possedere tutti i controlli di qualità. La verità è che McDonald è cacca.

Con la speranza che consideriate seriamente quanto male faccia mangiare da McDonald (lo stesso vale per Burger King, KFC e simili, ndr) e lungi dal voler tediarvi con discorsi salutistici ed ambientalisti (qui trovate tutte le informazioni dibattute in tribunale durante il caso McLibel: dalla deforestazione perpetrata da McDonald, alle vergognose pratiche di allevamento e macellazione, alla negazione ai propri dipendenti da parte di Ray Crock del permesso di creare qualsiasi sindacato dei lavoratori McDonald, ndr), vi dico solo una cosa, semplice: non siate pigri, svogliati, del tipo “ma dai un hamburger a un euro me lo faccio e chissenefrega”, perché così le cose non potranno mai migliorare, anzi peggioreranno. Boicottate McDonald per voi stessi, per la vostra salute fisica e mentale ma soprattutto fatelo per i vostri figli.

McDonald cacca!
informarexresistere.fr

Guardate il video Supersize me in italiano ...

mercoledì 2 febbraio 2011

C'ERANO ANCORA LE FARFALLE E LE LUCCIOLE


Ho tanti bei ricordi della mia infanzia.

Avevo un incredibile rispetto per la natura, amore e rispetto incondizionati per i miei familiari, vicini e lontani. Da bimba non ho mai parlato male di nessuno. Non dicevo parolacce, non facevo capricci strani (a parte quelli che facevano tutti i bimbi del mondo). Non rispondevo male a maestri e professori. Ero davvero felice e grata quando aprivo un regalo, nessuno mi ha mai dovuto incalzare con un: "beh? non si ringrazia?", ma non facevo scene isteriche di falsi complimenti. I regali erano semplici, nelle calze della befana c'erano noci e mandarini e mente rotonde sfuse. E volevo diventare una veterinaria, o volontaria in un centro recupero animali feriti, biologa marina... Lo so, poi i sogni si sono infranti, ma mi hanno accompagnato per tutta l'infanzia.

Io non avevo amici immaginari prettamente antropomorfi! Avevo rondini nel cortile delle suore che vedevo solo io e con cui parlavo, che mi venivano a trovare portandomi doni preziosi e segreti... Io e mia sorella non ci truccavamo, noi e i nostri cugini facevamo lo scivolo giù dalle colline riempiendoci fin nelle mutande di terra, o capriole su prati infiniti di margherite e papaveri ritrovandoci pieni di segni verdi e insetti fra i vestiti. Correvamo scalzi. Giocavamo all'alimentari con il venditore e la cliente (Facciamo che io ero...), sassi piatti erano la carne, polvere di marmo lo zucchero, la terra era il cacao. Giocavamo a guerra di mele. Si faceva la cacca di elefante con acqua e terra! E si mangiavano le patate cotte sotto alla brace nell'aia, pelandosi le dita per la fretta di assaggiarle. Si andava in cerca di pinoli; ne accumulavamo un bel po' e poi li schiacciavamo coi sassi e ne gustavamo il sapore intenso misto a resina, qualcuno si sfragnava per la troppa potenza della sassata! Ah, che rabbia!

Quante scorpacciate di fichi caldi appena colti dall'albero! Quante scorpacciate di nocchie fresche appena colte dall'albero! E l'odore dei pomodori al sole, pronti per essere passati e bolliti e messi nelle bottiglie marroni della birra Peroni! Mettervi il tappo era un lavoro di responsabilità, fai attenzione, altrimenti scoppia. E a volte scoppiavano sul serio, magari durante la notte, nel silenzio più totale della campagna.

Andavo a caccia di lucertole e grilli, senza mai torcergli mezzo pelo! Passavo le ore a guardare i girini negli stagni e nelle vasche. Davo da mangiare a papere e galline. Osservavo le api per ore.

Con genitori, zii e cugini si passavano le giornate nei boschi a cercare funghi, si facevano picnic sul prato con pane e formaggio.

L'estate si andava in campeggio. Ah, che bello il campeggio! Anche se noi piccoli eravamo addetti al lavaggio piatti! Ora mi manca tanto andare con la bacinella dei piatti da campeggio da lavare ai lavandini dei bagni, la spugnetta e lo Svelto. A turno uno insapona e l'altro sciacqua. Preferivamo sempre insaponare. Mi mancano i braccioli gialli. Mi mancano le nuotate con le pinne blu della "Rondine". L'attesa del bagno (Hai appena mangiato! Devono passare almeno quattro ore! Esagerati!). Il succo di frutta all'albicocca dopo il bagno. Mi mancano le tartarughe, le raganelle e i ricci che trovavamo e nutrivamo e accudivamo per tutto il periodo delle vacanze.

A merenda si mangiava pane casareccio e olio, o pane e zucchero, o pane e san marzano. Se ci andava bene pane e marmellata. E l'uovo sbattuto! Si faceva merenda con l'uovo sbattuto fresco di nonna. Ogni tanto con un po' di cacao amaro Perugina dentro. Che non sono mai riuscita a rifarlo spumoso e morbido uguale. Quando lo faccio io lo zucchero scrocchia fra i denti e il rosso rimane troppo... rosso. L'acqua buona da bere in campagna si andava a prenderla con i contenitori di plastica alla fonte, camminando per mezz'ore infinite sotto al sole, trovando un po' di refrigerio sotto all'ombra delle acacie, raccogliendo nel frattempo more dolci dai rovi.

Le mandorle tostate allo zucchero che faceva l'altra nonna! Le domeniche con tutti i parenti a tavola, mangiando couscous o polenta! E quando al tavolo dei ragazzi arrivavano fettine panate e patatine fritte era una gioia immensa, perché non era pane quotidiano. Chi finiva l'acqua, si doveva alzare a riempire di nuovo la brocca. Ci si alzava solo una volta finito tutto e si andava a giocare in silenzio o a dormire o a leggere Topolino dalle 14 alle 16, perché c'era "l'ora del silenzio".

Master Mind, Scarabeo, Simon, Scala Quaranta con mamma e papà o coi nonni, scopa, briscola erano i giochi dei pomeriggi spensierati o delle sere dopo cena. Non si vedeva tanta TV.

C'erano ancora le farfalle e le lucciole.

Sono felice e grata per la mia infanzia. Sono terrorizzata di non riuscire a darla uguale o perlomeno simile a Matilde o ai figli che verranno. Dove sono i sogni? Dove sono le aspirazioni? Non devo e non voglio considerare il voler diventare una cantante per andare ad Amici ed essere famosa, un'aspirazione.


Vanessa