lunedì 16 novembre 2009

MI CHIEDO COME MAI QUESTI NON VANNO IN GALERA


BRACCONAGGIO SU RAPACI NELLE PINETE DI MOTTA: DECINE I FALCHI UCCISI. I CARABINIERI DENUNCIANO UN BRACCONIERE

Puntualmente, nel primo pomeriggio domenicale di caccia aperta, i bracconieri si sono scatenati contro le centinaia di rapaci, Falchi di Palude e Falchi Pecchiaioli, di passaggio sulle pinete al confine tra i Comuni di Montebello Ionico e Motta San Giovanni (RC). Decine sono stati i Falchi di Palude uccisi ieri. Alle 17,30 i volontari della LIPU, presenti sul posto per lo svolgimento di un campo antibracconaggio, hanno individuato due bracconieri che sparavano contro i falchi, nascondendosi all’interno della pineta. Non appena i volontari si sono avvicinati il più giovane è fuggito, mentre il più anziano ha cercato di nascondere sotto gli aghi di pino il Falco di Palude appena ucciso. Un altro falco agonizzava a qualche metro di distanza. E’ stato subito allertato il 1515 del Corpo Forestale dello Stato. Dopo venti minuti di vana attesa, è stata chiamata, tramite il 112, una pattuglia del Comando dei Carabinieri di Saline Joniche. I militari sono arrivati sul posto con grande celerità ed hanno provveduto ad identificare P.A., 65 anni, residente a Trunca, con segnalazioni specifiche per bracconaggio, che è stato denunciato per abbattimento di specie particolarmente protetta, con sequestro dell’arma, delle cartucce e della coppia di falchi uccisi.
Il Falco di Palude è un rapace sempre più raro e minacciato, soprattutto a causa della distruzione delle paludi, nelle quali vive e si riproduce. Moltissimi di questi rapaci vengono però sconsideratamente uccisi per divertimento durante il viaggio migratorio, specie al momento di sostare nelle pinete di Motta e Montebello per trascorrervi la notte. Le pinete sono infatti conosciute per essere uno dei più importanti dormitori italiani di Falco di Palude, dove gli uccelli sostano prima di riprendere il volo verso Malta e l’Africa.
“Già dai primi di settembre avevamo inviato segnalazioni al CFS”, ha dichiarato Giovanni Malara, responsabile del campo LIPU, “chiedendo lo svolgimento di un apposito servizio di sorveglianza nelle località di Melia, Solano e Motta. Ieri invece il controllo delle pinete era del tutto inesistente ed i bracconieri hanno potuto agire indisturbati, sparando a tutto ciò che passava fino al sopraggiungere dell’oscurità, quando invece è consentito cacciare fino al tramonto del sole.”
Nei prossimi giorni continuerà il presidio della LIPU, nel tentativo di salvare il maggior numero possibile di falchi.
La LIPU ringrazia il Comando della Compagnia dei Carabinieri di Melito Porto Salvo e quello della Stazione di Saline per il sollecito e risoluto intervento.

Nessun commento:

Posta un commento