lunedì 28 settembre 2009

VERGOGNATEVI BRUTTE CRETINE SENZA CERVELLO, per non parlare della Polizia

La donna aveva chiesto a due ragazzine di spegnere la sigaretta
loro hanno risposto: "Zitta brutta negra" e poi l'hanno schiaffeggiata
Roma, insulti razzisti a nigeriana
aveva chiesto di non fumare sul bus

L'amica della vittima: "La polizia non è intervenuta"


ROMA - Presa a schiaffi davanti alla sua bambina e insultata con epiteti razzisti da due ragazzine italiane a cui la donna, di origini nigeriane, aveva chiesto di spegnere la sigaretta che le due fumavano tranquillamente a bordo di autobus.

E' accaduto a Tor Bella Monaca sulla linea 059 intorno alle 7.40 e a raccontare la vicenda è un'amica della donna e testimone del fatto. "Stavamo sull'autobus per portare a scuola i nostri bambini che frequentano il nostro istituto - ha detto la testimone, Maria Edima Venancio Rocha, di origine brasiliana - la mia amica ha visto queste due quindicenni che avevano acceso una sigaretta all'interno della vettura e ha chiesto loro di spegnerla perché dava fastidio alla sua bambina. Per tutta risposta, le due hanno cominciato a insultarla con frasi come 'Brutta negra, stai zitta, tornatene al paese tuo'. Quando siamo scese alla fermata le due ci hanno seguito e hanno preso a schiaffi la mia amica".

In quel momento, continua il racconto, è passato un camper della polizia. Secondo quanto sostiene Venancio Rocha, "la roulotte si è fermata e quello che è accaduto è incredibile. Le due ragazze, che stavano ancora lì sul posto, sono state mandate via dagli agenti senza essere identificate. E' stata, invece, identificata la mia amica a cui hanno comminato pure una multa di 3mila euro, non abbiamo capito perché. Ora andremo a fare immediatamente la denuncia. E' assurdo, la mia amica è una persona per bene, che lavora e queste cose non devono succedere".

(28 settembre 2009)



PARE CHE LA NOTIZIA SIA STATA VARIATA:



TOR BELLA MONACA
Chiede di non fumare sul bus,
nigeriana presa a schiaffi e insultata

Il racconto di un'amica della donna: due 15enni le hanno detto "stai zitta brutta negra" e l'hanno picchiata

ROMA - Presa a schiaffi davanti alla sua bambina di 8 anni e insultata con epiteti razzisti da due ragazzine, una italiana e una ucraina, cui la donna, di origini nigeriane, aveva chiesto di spegnere la sigaretta che le due fumavano sull'autobus. È accaduto lunedì mattina a Tor Bella Monaca, quartiere periferico della Capitale, sulla linea 59 intorno alle 7.40 e a raccontare la vicenda è un'amica della donna e testimone del fatto.

IL RACCONTO - «Stavamo sull'autobus per portare a scuola i nostri bambini che frequentano il nostro istituto - ha detto la testimone, Maria Edima Venancio Rocha, di origine spagnola -, la mia amica ha visto queste due quindicenni che avevano acceso una sigaretta all'interno della vettura e ha chiesto loro di spegnerla perché dava fastidio alla sua bambina. Per tutta risposta, le due hanno cominciato a insultarla con frasi come "Brutta negra, stai zitta, tornatene al Paese tuo"».

ALLA FERMATA - Scese alla fermata in via Pier Ferdinando Quaglia, è cominciata una agitata lite. Secondo il racconto della 14enne italiana, la nigeriana avrebbe cominciato a strattonarla, quindi lei per difendersi le avrebbe dato uno schiaffo. In quel momento sono arrivati agenti della polizia che passavano di là e hanno separato le due. La ragazzina ha ammesso di aver fumato una sigaretta, «ma l'ho spenta subito». La donna nigeriana, incensurata e con permesso di soggiorno in fase di rinnovo, ha raccontato di essere stata aggredita con insulti razzisti tra cui «negra». A quel punto gli agenti hanno invitato la donna in questura per sporgere denuncia, ma lei ha rifiutato. Le ragazzine sono state quindi spedite a scuola.

IN COMMISSARIATO - Poco dopo, invece la nigeriana, accompagnata dalla spagnola Venancio Rocha, si è presentata al Commissariato Casilino. E' rimasta parte della mattinata ma poi ha deciso di non sporgere denuncia. E non sarebbe stata multata, come invece ha raccontato l'amica spagnola che poco dopo il fatto dichiarava: «La mia amica è stata identificata e le hanno dato pure una multa di 3mila euro, non abbiamo capito perché».

Rinaldo Frignani
28 settembre 2009
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