venerdì 20 novembre 2009

ECOBANK, speriamo non sia un bluff



RIFIUTI

Guadagnare riciclando con il vuoto a rendere
Grazie al servizio Ecobank i cittadini aiutano le amministrazioni locali a fare la raccolta differenziata e ricevono in cambio un buono o una moneta. Ecco come funziona.

di Federico Formica

Un nichelino in cambio di una lattina vuota. C'è un modo per fare la raccolta differenziata e guadagnarci qualche euro. È il meccanismo del vuoto a rendere, in cui i cittadini aiutano le amministrazioni locali a dividere i rifiuti per tipologia e ricevono in cambio un buono o una moneta.

L'idea non è nuova: da diversi anni, negli Stati Uniti ma soprattutto nei paesi del nord Europa è facile vedere ragazzi che cercano bottiglie di plastica o lattine di alluminio nei cestini per poi portarle in strane macchinette, che ai forestieri sembrano più distributori di caffè e cappuccini. Una coppia inglese con la spazzatura è riuscita addirittura a pagarsi il viaggio di ritorno dalla luna di miele. Adesso, finalmente, anche in Italia comincia a muoversi qualcosa.

Il pioniere del vuoto a rendere made in Italy si chiama Ecobank e i primi cittadini italiani a sperimentare il servizio sono stati i piemontesi di Valenza e Alessandria. È stata la regione Piemonte, infatti, a finanziare il progetto sperimentale. Il test, partito a inizio 2009, ha avuto un grande successo. Al di là delle più rosee aspettative: in cinque mesi nelle stazioni automatiche Ecobank sono stati conferiti 850.000 pezzi tra bottiglie e lattine.

Come funziona. La raccolta differenziata del futuro manda in pensione i cassonetti colorati per sostituirli con stazioni automatiche computerizzate. I cittadini possono conferirvi diversi rifiuti:

- bottiglie per bevande in PET (un tipo di plastica), sia trasparenti che colorate
- lattine in alluminio e acciaio

E' molto importante che bottiglie e lattine non siano schiacciate (come invece si dovrebbe fare per la raccolta differenziata classica per risparmiare spazio), che abbiano ancora l'etichetta e che siano completamente vuote.

Una volta gettate tutte le nostre bottiglie, la macchina ci consegna uno scontrino che ha pieno valore economico. Ogni bottiglia o lattina vale 2 centesimi di euro. A Valenza e ad Alessandria il buono può essere speso in due supermercati. A Venaria Reale, dove Ecobank sbarcherà nei prossimi giorni, il sistema verrà integrato con la AmsCard, una scheda per usufruire di tutti i servizi comunali: farmacie, piscine, biblioteche, mezzi pubblici. Più si differenzia, più sconti e agevolazioni si ottengono.

Il cassonetto va in pensione. Visti da fuori potrebbero sembrare dei distributori automatici di bevande, in realtà le stazioni di Ecobank sono macchine molto evolute. Questi cassonetti intelligenti pesano la bottiglia che immettiamo e leggono il codice a barre stampato sull'etichetta. Ecco perché è importante non togliere l'etichetta e non schiacciare la bottiglia. Se è tutto ok, la macchina emette lo scontrino o ricarica la card comunale e noi possiamo andare a fare la spesa. È a questo punto che entra in azione il meccanismo nascosto: le macchine compattano il rifiuto, lo separano a seconda del materiale e del colore e, infine, lo stoccano in un magazzino sotterraneo. I rifiuti sono quindi invisibili e non deturpano neanche il paesaggio urbano. Quando il magazzino è pieno (contiene all'incirca 6000 bottiglie), il sistema manda un sms all'azienda locale che provvede a svuotarlo.

Il vuoto a rendere è un sistema evoluto che fa risparmiare molti soldi agli enti locali. Grazie ai cassonetti intelligenti, infatti, non c'è bisogno di selezionare i rifiuti, di separare il Pet colorato da quello trasparente o l'acciaio dall'alluminio. I rifiuti sono già pronti per essere rielaborati, trasformati e rimessi sul mercato sotto un'altra forma.

Un sistema in espansione. Il successo di Ecobank nei comuni di Valenza e Alessandria ha convinto la regione Piemonte a estendere il modello del vuoto a rendere a tutto il suo territorio. Venaria Reale sarà il prossimo comune a convertirsi ai cassonetti intelligenti, ma l'eco si è diffusa anche al di là dei confini regionali. Diversi comuni di Lombardia, Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna si sono interessate al progetto, cui potrebbero presto aderire. E non è finita: negli uffici di Ecobank è arrivata anche la telefonata del comune di Roma, che nella gestione della raccolta differenziata sta avendo grossi problemi. Che sia l'inizio di una rivoluzione?

(20 Novembre 2009)

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1 commento:

  1. Onestamente, mi pare una cazzata... come complicare una cosa facile insomma.
    Non credo proprio possa avere successo a livello nazionale.
    Le bottiglie/lattine devono essere integre, con l'etichetta, deve essere leggibile il codice a barre, già mi immagino quanti malfunzionamnti possa dare un macchinario del genere e quanta difficoltà d'utilizzo possa avere da parte delle persone un po' meno giovani... per non parlare dei costi di fabbricazione e installazione, visto che prevede un'area di stoccaggio nel sottosuolo.

    In Germania fanno molto prima, e a costo zero: qualunque bottiglia di plastica può essere riportata al supermaket e ti pagano subito il vuoto a rendere (insomma come si faceva da noi 20 anni fa con le bottiglie di vetro), tant'è che per strada non se ne trova neanche mezza! (ne fanno razzia in genere gli homeless per guadagnare qualche spicciolo)
    E' così difficile?

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