lunedì 28 settembre 2009

LE NUOVE PISCINE DI OSTIA VIETATE AI CITTADINI COMUNI.


IL POLO NATATORIO DI MILLE METRI QUADRATI REALIZZATO SUL LUNGOMARE
Ostia, chiuse le piscine dei Mondiali
Ci nuotano solo gli atleti
Il mega impianto trasformato in un centro federale dove si allenano le nazionali.
I cittadini: erano per noi



OSTIA (Roma) - Alemanno lo aveva definito un «grande regalo» per i cittadini di Ostia. E lo aveva fatto proprio nel giorno dell'inaugurazione del polo natatorio del Lungomare Duilio, in risposta a chi lo aveva accolto con cartelli e contestazioni. Ma i cittadini quel regalo non solo non l'hanno mai ricevuto, non hanno neanche potuto scartarlo e non sanno se sia realmente destinato a loro.

La confezione senza dubbio colpisce: mille metri quadrati, due piscine coperte (da 33 e da 21 metri) e una olimpica (50 metri) all'aperto, 1.500 posti in tribuna e centinaia di parcheggi, una palestra e diversi spogliatoi, un bar e una mensa, sala tv e zona uffici, una sala conferenze e 80 stanze nella foresteria. Ma il contenuto nasconde una brutta sorpresa: ovvero il polo natatorio si è trasformato in un centro federale, come quello di Verona, dove si alleneranno le nazionali italiane e dove si disputeranno le competizioni di un certo livello.

«E così a noi rimarrà solo lo scempio costruito abusivamente a meno di 200 metri dal mare, a dispetto di quanto prevede la legge, senza neanche poterne usufruire», tuonano cittadini e comitati nati ad hoc. «Sì, Ostia sarà un centro federale - è la replica del commissario straordinario Claudio Rinaldi - ma non rimarrà chiusa al pubblico. Si troverà il modo di conciliare le diverse esigenze». Resta il dato di fatto, che poi è quello che interessa ai cittadini, che a Mondiali ormai conclusi da oltre un mese nessuno ha potuto ancora mettere piede in quelle vasche. «E non solo - racconta Paula De Jesus, vice presidente del comitato civico Entroterra 13 - non possiamo usufruirne neanche la sera, mentre qualcun altro sì». A cosa si riferisce? «A una serata organizzata dal Consorzio turistico litorale romano, dalla Fin e dall'assessorato comunale al Commercio, inserita nel calendario dell'Estate romana. Una serata in cui c'erano Luisa Corna e Umberto Tozzi, ma noi cittadini non potevamo entrare perché, ci è stato detto, era una festa privata». Stavolta la replica è affidata a Renato Papagni, presidente del Consorzio. «Si trattava di una serata in parte ad invito, ma chi voleva poteva entrare, fino al raggiungimento della capienza massima. È per ragioni di sicurezza. Si vede che alcune persone sono arrivate dopo le 2 mila che hanno trovato posto sugli spalti e quindi l'accesso gli è stato negato».

«Strano - stavolta è Andrea, di Entroterra che parla - il collaudo statico parla di 939 posti sulle tribune, e non di 2.000». E proprio i collaudi sono un altro pomo della discordia nel polo natatorio di Ostia. «Nonostante non ci siano tutte le autorizzazioni necessarie - affermano dal comitato - come ad esempio per gli impianti meccanici, la struttura è stata aperta per i Mondiali, per i campionati under 15 di pallanuoto a metà settembre e in questi giorni per la seconda fase di Coppa Italia di pallanuoto maschile. E se succede qualcosa? Chi certifica che si può utilizzare?». «Quello che manca al momento è il collaudo tecnico-amministrativo finale, che verrà fatto alla fine di tutti i lavori, anche di quelli della foresteria - conclude Rinaldi -. Ci sono invece dei certificati tecnici provvisori. Il che non vuol dire che l'impianto non si possa utilizzare».

Clarida Salvatori
28 settembre 2009

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